sabato 2 giugno 2007

La Gerusalemme liberata: le origini del poema e la trama


Le origini del poema

Nel 1558 i pirati saraceni, approdati sulle coste della Campania, distrussero parte della città di Sorrento.
Questo accaduto generò in Torquato un sentimento di timore e sdegno nei confronti del mondo islamico.
Proprio in quel periodo di forti tensioni, quando i Turchi minacciavano l’Occidente cristiano, a Roma, la Chiesa non previde una possibile invasione musulmana dell’ Europa.
Il contrasto fra Islam e il Cristianesimo, interessò particolarmente Torquato; approfondì infatti la questione sulle crociate con opere come la “Historia Belli Sacri” di Guglielmo Tiro (cronaca medievale della prima crociata).
Poemi come l’Orlando Innamorato (Boiardo) e l’Orlando Furioso (Ariosto) lo influenzarono riguardo la minaccia e la pericolosità dei popoli musulmani; questi infatti nelle fantasiose opere degli autori, venivano sempre votati alla sconfitta.
Quando nel 1559 Torquato Tasso si trasferisce a Venezia, incominciò a prendere atto di una diversa visione di Oriente.
Nella città infatti gli scambi mercantili con paesi orientali rendevano ricca l’Europa; proprio qui l’autore incominciò a comporre i suoi primi scritti riguardanti l’argomento che più prediligeva. Abbozzò circa 116 ottave.
Concluse l’opera nel 1575 e venne pubblicata integralmente nel 1581 con il titolo di Gerusalemme liberata. In seguito alla pubblicazione del poema il poeta riscrisse e modificò la maggior parte delle scene amorose, con lo scopo di accentuare il tono religioso e epico della trama. Cambiò anche il titolo in Gerusalemme Conquistata.

La trama

Goffredo di Buglione, signore feudale della Lorena, nel sesto anno di guerra (durante la prima crociata) raduna i crociati, viene eletto comandante supremo e stringe d'assedio Gerusalemme. Un crociato, Trocedi, viene sfidato a duello da un temibile guerriero musulmano. Da questo scontro dipende l’esito della guerra, chi vince il duello di conseguenza vince la guerra. Il duello però viene sospeso per il giungere della notte e rinviato. I diavoli si schierano dalla parte deimusulmani, con l’intento di far vincere loro la guerra. Uno strumento di Satana è la maga Armida che con uno espediente riesce a rinchiudere tutti i migliori eroi cristiani in un castello incantato tra cui Tancredi. L‘eroe Rinaldo viene cacciato via dal campo per aver assassinato un altro crociato che lo aveva pesantemente offeso.

Il giorno del duello arriva e a causa della scomparsa di Tancredi viene sostituito da un altro crociato, al quale era venuto in soccorso un angelo. I diavoli aiutano il musulmano e trasformano il duello in battaglia generale. I crociati sembrano perdere la guerra, ma con l’arrivo degli eroi sfuggiti dallo stratagemma della maga, liberati da Rinaldo, la situazione viene completamente rovesciata e la battaglia è finalmente vinta dai cristiani. Goffredo ordina ai suoi di costruire una torre per dare all'assalto Gerusalemme ma di notte Argante e Clorinda (di cui Tancredi è innamorato) incendiano la torre. Clorinda non riesce a entrare nelle mura e viene uccisa in duello proprio da colui che la ama, Tancredi, che non l'aveva riconosciuta. Tancredi è afflitto a causa dell’uccisione della donna che amava. Tancredi è tentato dal suicidio e solo l'apparizione in sogno di Clorinda gli impedisce di suicidarsi. Il mago Ismeno lancia un incantesimo sul bosco in modo che i crociati non possano ricostruire la torre. L'unico in grado di spezzare l'incantesimo è Rinaldo, che sfortunatamente è prigioniero della maga Armida. Due guerrieri vengono inviati da Goffredo per cercarlo e alla fine lo trovano e lo liberano. Rinaldo vince gli incantesimi della selva e permette ai crociati di assalire e conquistare Gerusalemme.


Carlo Maria M., Chiara G., Tania M.

1 commento:

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie